Emerge dalla collina boschiva gettando uno sguardo attento sull’intera isola. È Palazzo Verdala. Scopriamo insieme la sua storia tra verità, bellezza e leggenda.

La collocazione

Palazzo Verdala appare come nascosto nella fitta vegetazione. Facendo capolino dalla collina boschiva, sembra stia curiosamente sbirciando. Allungando lo sguardo su un ampio panorama. Dalla sua posizione di prestigio vede tutta Malta e persino la vicina isola di Gozo. L’ambiente che ospita la costruzione suggerisce indizi sul passato di quest’area. In origine infatti sorse qui un capanno per la caccia, passatempo particolarmente caro ai cavalieri di Malta.

Sotirco Palazzo Verdala affacciato dalla collina rigogliosa
“File:Malta – Siggiewi – Triq il-Buskett – Buskett Gardens + Verdala Palace 06 ies.jpg” by Frank Vincentz is licensed under CC BY-SA 3.0

Ma tra il 1586 e il 1588 il luogo diventò dimora di una signorile abitazione. Quella che diede i natali proprio a Palazzo Verdala. Chiamato anche Palazzo del boschetto. Fu il Gran Maestro de Verdalle ad ordinarne la costruzione. Acquistando il terreno del precedente proprietario, il Gran Maestro La Valette. Obiettivo, creare qui una residenza estiva. Nuovi alberi andarono ad infittire il bosco e diversi animali vennero importati per soddisfare desideri di caccia.

Palazzo Verdala e i suoi usi

Realizzato secondo i dettami dello stile barocco. Affidato alla sapienza dell’architetto maltese Girolamo Cassaro. Palazzo Verdala ha quattro torri poste ai vertici della pianta quadrata. L’edificio si snoda su tre piani, ospitando all’interno affreschi celebrativi. Firmati da Filippo Paladini, comprendono raffigurazioni in omaggio al committente, il Gran Maestro de Verdalle. Nel tempo si alternarono nuovi proprietari che apportarono modifiche secondo il proprio gusto. Panni più aristocratici si devono al Gran Maestro Manoel De Vilhena. Che completò il primo piano dell’edificio e arricchì gli esterni con fontane e stagni. Ma la storia di palazzo Verdala non finisce qui.

Palazzo Verdala. La sala da pranzo
La sala da pranzo del Palazzo con gli affreschi

È piuttosto un susseguirsi di vicende. Eventi che ne hanno cambiato nel tempo la destinazione d’uso. Dimora estiva, prigione militare, fabbrica di seta. E poi un periodo di abbandono in seguito al quale gli interni del Palazzo si vestirono di bianco. Le pareti imbiancate per rispondere alla nuova funzione. Quella di ospedale negli anni della seconda guerra mondiale. E poi, dopo tanta irrequietudine, eccolo risorgere. Recuperando il suo precedente aspetto. I suoi colori, le sue bellezze. Quando nel 1975 un pluriennale restauro gli restituì lo splendore passato. Decretandolo attuale sede estiva del Presidente di Malta. E utilizzato quale luogo d’accoglienza per gli ospiti ufficiali del governo maltese.  

Curiosa leggenda

Come spesso accade per molti antichi edifici, anche Palazzo Verdala ha il suo fantasma. È la storia della famosa Blue Lady. Spirito che si dice vaghi fra stanze e torrette. Da dove ha origine questa tradizione? Come di consuetudine ad ogni anima errante corrisponde un corpo e un’identità. Blue Lady sarebbe stata una donna trattenuta a palazzo contro la sua volontà. Stanca di questa “prigione dorata” avrebbe cercato la fuga attraverso una finestra. Ma il romantico tentativo finì in tragedia. Tuttavia il desiderio di libertà permase oltre il corpo. La signora fu vista allontanarsi con indosso un abito blu. Da qui il nome di Blue Lady. Ovviamente si tratta di una leggenda. Che come tale contribuisce ad una più sentita atmosfera storica e misteriosa.

Palazzo Verdala, storia e leggenda di un gioiello barocco ultima modifica: 2020-06-04T09:00:00+02:00 da Sabrina Cernuschi

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