La Madonna della Candelora, una scultura dei primi anni del Seicento proveniente dalla chiesa di San Sebastiano a Scai (Amatrice) danneggiata dal terremoto del 2016, sarà in mostra a Dubai. L’opera sarà esposta alla mostra “The future is back. Returned beauty and upcoming perspectives” nell’ambito di Expo 2020.

photo credits – strettoweb.com

La rassegna intende illustrare gli aspetti relativi alla protezione dei beni culturali, così come essa si configura nell’attuale scenario internazionale. Inoltre, contempla una selezione di opere rappresentative del patrimonio culturale italiano tra cui è stata inclusa la Madonna della Candelora. Questa statua racchiude i sentimenti più profondi e riassume l’identità culturale di una parte del Paese ferita dal sisma del 2016.

La scultura “La Madonna della Candelora” recuperata dalle macerie

Il prestito della scultura, recuperata dalle macerie della chiesa di Scai, ad Amatrice, nasce da un’idea maturata dalla Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti con la collaborazione della Diocesi di Rieti. Il progetto, coordinato dallo storico dell’arte Giuseppe Cassio, ha consentito di effettuare il restauro – del tutto gratuito – dell’opera nei laboratori della Cittadella Vescovile di Gerace. La Diocesi reatina ha voluto dimostrare la propria vicinanza nel più ampio progetto di conservazione e restituzione al culto delle opere d’arte danneggiate dal sisma.

I protagonisti dell’iniziativa

Una campagna di indagini scientifiche ha permesso di conoscere più approfonditamente il manufatto al fine di predisporre le operazioni di restauro più consone nel rispetto delle vicende storiche. Il progetto ha coinvolto giovani storici dell’arte, archivisti, diagnosti, restauratori e assistenti restauratori. Attraverso un’operazione di interazione interdisciplinare, si è giunti alla realizzazione di un intervento di restauro “condiviso” nel rispetto dell’istanza storica, estetica ma anche devozionale.

L’indagine diagnostica eseguita a Malta

L’iniziativa ha coinvolto studenti provenienti da vari atenei italiani. Le indagini diagnostiche sono state eseguite da ricercatori dall’Università di Messina (coordinate dalla Prof.ssa Valentina Venuti) dall’Università della Calabria (coordinate dal Prof. Mauro La Russa) e dall’Università di Malta (coordinate dal Dr. Sebastiano D’Amico). La ripresentazione estetica, effettuata con un approccio delicato e rispettoso, ha permesso di restituire una maggiore dignità visiva e una rinnovata apprezzabilità necessaria ai fini della restituzione al culto per cui si è ritenuto opportuno intervenire nella ricostruzione reversibile della mano del Bambino, perduta con i danni causati dal sisma.

La Madonna della Candelora in mostra a Dubai: l’indagine diagnostica eseguita a Malta ultima modifica: 2021-12-03T09:00:00+01:00 da Maria Grazia Strano

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