Le opere di Francesco Zahra (Franġisk Żahra, 1710 – 1773), il più importante pittore maltese del XVIII, saranno esposte a Roma nella Basilica di Sant’Andrea della Valle a partire da venerdì 17 ottobre. Si compie in questo modo un progetto che non ha precedenti: un pittore maltese, di formazione maltese, viene esposto all’estero. L’originalità e l’importanza di questa mostra monografica risiede proprio nell’originalità dell’educazione artistica di Zahra. Francesco Zahra non si forma nelle famose scuole italiane, come avveniva per la maggior parte degli artisti suoi conterranei; il pittore maltese non si muove dall’isola, decide di fermarsi a Malta a osservare e studiare i lavori dei suoi connazionali oltre a quelli fondamentali e imprescindibili di Mattia Preti (1613-1699) e del francese Antoine de Favray (1706 – 1798).

Si realizza un progetto iniziato nel 2019

Restaurare e “sdoganare” le opere del pittore maltese Francesco Zahra è un progetto che nasce 2019 su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri maltese e precisamente su richiesta dell’Ufficio della Diplomazia Culturale. Sante Guido e Giuseppe Montella sono i due esperti italiani che si sono occupati in modo magistrale del lavoro di restauro delle opere di Zahra. Si trattava di recuperare alcuni dipinti del maestro maltese, opere a tema religioso, appartenenti alla chiesa di Santa Caterina a Żejtun (oratorio della Confraternita del Santissimo Sacramento).  

restauro - un'opera di Francesco Zahra

Il cantiere a cielo aperto

I sei quadri di Francesco Zahra, che saranno a breve esposti a Roma, costituiscono un intero ciclo di lavori ispirati a storie tratte dall’Antico Testamento. È interessante sapere che il restauro dei dipinti di Zahra, che ha richiesto un periodo di lavoro di otto mesi, è avvenuto all’interno di un laboratorio allestito ad hoc nel cortile di Palazzo Parisio. Ricordiamo che questo storico palazzo di Valletta (palazzo Parisio – XVIII sec.) è la sede del Ministero degli Affari Esteri maltese. Per la prima volta Malta ha posseduto una sorta di cantiere a cielo aperto visitabile e fruibile. Scolaresche, turisti e residenti hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con l’opera d’arte, con il lavoro operato sulla sua dimensione fisica e tangibile. L’appassionante attività del restauro ha eliminato la distanza che di solito intercorre tra gli spettatori e gli autori. Durante la notte bianca del 2019, ricorda il professor Sante Guido, il cantiere ha incuriosito 2500 visitatori.

Locandina dell’evento

Francesco Zahra nella basilica romana di Sant’Andrea della Valle

Nella basilica romana di Sant’Andrea della Valle sono presenti le ultime opere pittoriche di Mattia Preti; o meglio, quelle ultimate prima della sua partenza per Malta (Mattia Preti rimase a Malta per quarant’anni). Scegliere Sant’Andrea della Valle ha quindi significato voler mantenere ed enfatizzare il nesso ideologico e culturale tra Mattia Preti e Francesco Zahra. In questo modo nello stesso luogo si incontrano simbolicamente l’ultima opera di Mattia Preti in Italia e la prima di Francesco Zahra all’estero. La mostra durerà un mese al termine del quale i quadri torneranno nella cittadina di Żejtun, in tempo per la festa di Santa Caterina. Da questa esperienza unica nascerà presto un libro che ci svelerà gli accattivanti risvolti scientifici e metodologici del lavoro svolto.

Francesco Zahra, il primo pittore maltese in mostra all’estero ultima modifica: 2021-09-17T09:00:00+02:00 da Marzia Cipollone

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