Fanno ben sperare le ultime incoraggianti notizie sul vaccino anti-Covid sviluppato dall’università di Oxford, Irbm e AstraZeneca. Dai dati di fase 2, pubblicati sulla rivista scientifica inglese “The Lancet”, emerge che esso è ben tollerato soprattutto negli anziani. Inoltre, induce una forte risposta immunitaria nelle fasce d’età più avanzata, simile a quella osservata negli adulti under 55.

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Vaccino Oxford, la sperimentazione

La fase 2 della sperimentazione del vaccino di Oxford è stata condotta su 560 volontari adulti sani. Fra questi, 160 di età compresa tra i 18 e 55 anni, 160 tra i 56 e 69 anni, 240 con più di 70 anni. Nei 7 giorni successivi al vaccino, i volontari hanno dovuto registrare qualsiasi tipo di effetto collaterale. I partecipanti alla fase 2 della sperimentazione, che saranno monitorati per un anno, sono stati divisi in 10 gruppi. A tutti è stata somministrata una dose bassa, standard o un vaccino di controllo (quello contro il meningococco). Sono stati ulteriormente suddivisi in due gruppi i volontari con più di 55 anni. Ad un gruppo è stata somministrata una sola dose di vaccino, all’altro due dosi a distanza di 28 giorni l’una dall’altra.

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C’è attesa per i risultati della fase 3

Tuttavia, per sapere se questo vaccino protegge dall’infezione da SarsCov2, bisognerà aspettare i risultati della fase 3, che è ancora in corso. In merito a quest’ultima fase, si è espresso il ricercatore dell’università di Oxford e coordinatore della sperimentazione, Andrew Pollard. Questi ha annunciato alla Bbc che i dati di fase 3 sull’efficacia del vaccino saranno probabilmente diffusi prima di Natale. Il prossimo passo per confermare la validità del vaccino di Oxford sarà verificare se protegge dall’infezione da SarsCov2, la durata della sua protezione e se è efficace anche negli anziani che hanno già altre patologie. Intanto, il ricercatore si è detto ampiamente soddisfatto dei risultati ottenuti dalla fase 2.

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Pochi finora gli effetti collaterali

Un ulteriore dato positivo emerso fino ad oggi è che il vaccino ha provocato pochi e lievi effetti collaterali. Mal di testa, fatica, dolori muscolari, indolenzimento nel punto dell’iniezione, febbre sono le reazioni avverse che si sono registrate. Questi effetti sono stati meno frequenti negli anziani. Per quanto attiene, invece, alla risposta immunitaria, gli anticorpi specifici contro il virus si sono prodotti 28 giorni dopo la prima dose in tutti i gruppi d’età. Con la seconda dose, invece, sono aumentati al 56esimo giorno. Un andamento simile è stato registrato con gli anticorpi neutralizzanti: due settimane dopo la dose di richiamo, li avevano sviluppati 208 su 209 volontari di tutte le età.

Siamo speranzosi

Questi dati, così come quelli pervenuti dalle sperimentazioni di altri vaccini, ci lasciano ben sperare. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto all’incontro “Unione europea alla sfida del Covd-19”, ha detto: “Cominciamo a vedere una luce in fondo a questo tunnel”. Non ci resta dunque che aspettare, probabilmente ancora per poco, e augurarci che si arrivi presto a debellare questo terribile virus che sta piegando il mondo intero.

Vaccino Oxford anti-Covid, è ben tollerato dagli anziani ultima modifica: 2020-11-21T10:41:52+01:00 da Antonietta Malito

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