La statua di Dante Alighieri (1265-1321) a Floriana contiene in sé, simbolicamente, un’importante narrazione. La statua del sommo poeta italiano simboleggia la ricchezza, l’eleganza e la duttilità di una lingua. Dante non visitò mai Malta ma, nonostante questo, in un passo del Paradiso, terza cantica della Commedia che Boccaccio appellò “divina”, troviamo un  riferimento alla parola “malta” (secondo alcuni dantisti, però, la parola in quel contesto è usata come sinonimo di “prigione”):

Piangerà Feltro ancora la difalta
de l’empio suo pastor, che sarà sconcia sì, che per simil non s’entrò in malta. (Paradiso, IX, 52.54)

Le tre cantiche sono i tre macigni sui quali si erge l’austera figura di Dante

Collocata in un giardino di Floriana (cittadina a ridosso della capitale maltese), circondato da una cancellata di ferro battuto, incontriamo il monumento dedicato al sommo poeta. Una croce maltese e un giglio fiorentino sono all’altezza della recinzione, per ricordarci l’unione tra i due paesi. Il monumento è in bronzo, su base in pietra, ed è stato realizzato nel 1965 dallo scultore maltese Vincent Apap (1909-2003). Il poeta fiorentino, padre della lingua italiana, è raffigurato in piedi su tre massi che simboleggiano l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, le tre Cantiche della Divina Commedia (1307-1321). Lo scultore realizzò la statua per celebrare i settecento anni della nascita di Dante Alighieri. La struttura è costituita da un basamento in pietra sul quale si erge la statua in bronzo. Lo sguardo del poeta è rivolto vero l’Italia, ossia, verso una patria che gli procurò, al tempo stesso, tanto dolore e fama.

Apap, autore della statua di Dante Alighieri a Floriana
Vincent Apap, autore della statua di Dante Alighieri a Floriana. Fonte: Times of Malta

Una fusione in bronzo per raccontare la spiritualità

Da un punto di vista tecnico, la statua è stata realizzata attraverso una fusione in bronzo con il tradizionale metodo della “cera persa”. Il maestro Apap aveva eseguito tutto il lavoro preparatorio in argilla e in gesso. Alcuni degli schizzi preliminari di Apap si trovano attualmente in una collezione privata, altri all’Heritage di Malta. Con il suo Dante, Apap è riuscito a rappresentare la leggerezza e al tempo stesso la gravitas della lezione dantesca, cioè quel significato politico e spirituale insito nel discorso di Dante; aspetti non facili da cogliere e da restituire attraverso il materiale plumbeo della scultura.

Lo stile del maestro Apap

Alcuni critici d’arte hanno avvicinato l’approccio stilistico di Apap a quello dello scultore italiano Manzù (cit. Giovanni Bonello per Times of Malta). Dal punto di vista della rappresentazione fisionomica, Dante è raffigurato senza la tradizionale corona di alloro. Un semplice berretto medioevale e un’austera stola che corre fino ai piedi raccontano meglio di ogni possibile orpello la profondità e l’importanza del suo messaggio. Purtroppo, nel corso degli anni il tempo e l’incuria hanno intaccato la consistenza del bronzo così, nel 2012, è stato realizzato un intervento di restauro (Sante Guido e Giuseppe Mantella sono i due restauratori italiani che hanno eseguito il lavoro). Il restauro operato sulla statua di Dante Alighieri a Floriana è stato sostenuto con i fondi stanziati dalla Fondazione Roma Mediterraneo.

Fotografia in evidenza: Comitato di Malta

 

La statua di Dante a Floriana celebra l’eleganza di una lingua ultima modifica: 2021-03-08T15:35:00+01:00 da Marzia Cipollone

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