Quest’anno ricorre il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, il sommo poeta le cui liriche sono più attuali che mai, anche a distanza di secoli. Nell’isola, è viva e forte la presenza della Dante Alighieri – Comitato di Malta, che si occupa di diffondere lo studio e la conoscenza della lingua italiana.

Statua di Dante a Floriana
Statua di Dante a Floriana

A Floriana è presente una statua dedicata a Dante Alighieri. Il monumento, risalente al 1965, è stato realizzato dallo scultore Vicent Apap e rappresenta il Sommo poeta ai piedi di tre massi (che simboleggiano l’inferno, il purgatorio e il paradiso). L’opera è in bronzo e su una base in pietra.  L’Istituto Italiano di Cultura “La Valletta”, ha organizzato diversi eventi per ricordare il poeta fiorentino, tra questi ricordiamo il “Dantedì”, una giornata per ricordare in Italia e nel mondo il genio del vate

Dante Alighieri, l’infanzia

Dante Alighieri nasce a Ravenna nel 1265. Vive in un periodo storico travagliato, quando nei Comuni dell’Italia centrale e settentrionale c’erano le lotte tra fazioni avverse, principalmente tra Guelfi (fautori del Papa) e ghibellini (sostenuti dall’imperatore). Quando Dante vi nasce, a Firenze erano tornati da alcuni anni i Ghibellini che, con l’aiuto di Manfredi, erano riusciti a sconfiggere i Guelfi nel 1260. Ma nel corso della battaglia di Benevento i ghibellini vengono sconfitti e mandati via e di conseguenza Dante cresce in un Comune governato dai Guelfi.

Dante Alighieri, gli studi, le prime liriche e il Dolce Stil Novo

Dopo aver portato a compimento i suoi studi, Dante inizia a scrivere le prime liriche, diventando il rappresentante della scuola poetica che fiorisce a Firenze e che egli stesso definisce Dolce Stil Novo. Tale termine deriva dal 24° canto del Purgatorio di Dante. Il poeta si lascia guidare dai concetti di nobiltà, gentilezza e amore; mentre la donna è intesa nella sua visione più spirituale e non materiale. Il Medioevo aveva condannato l’amore come fonte di turbamento dei sensi e di peccato; a ciò aveva contrapposto l’amore per Dio. Anche la stessa donna, di conseguenza, è considerata come una ‘tentatrice’.  Il Dolce Stil Novo intende il rapporto tra uomo a donna simile a quello che intercorre tra angeli e Dio. Nelle fasi successive, a seguito del processo di laicizzazione della cultura, la concezione dell’amore e della donna si rovesciano.

statua di Dante
Dante Alighieri, padre della lingua italiana

Dante Alighieri e l’amore per Beatrice

Quello tra Dante e Beatrice è un amore platonico che ha certamente segnato per sempre la letteratura grazie anche a liriche meravigliose. Il primo incontro tra Dante e Bice Portinari (il nome di Beatrice), avviene all’età di nove anni. Un amore nato essenzialmente da uno sguardo e che vive attraverso il tempo e nonostante la morte e che la letteratura renderà immortale.  Beatrice, colei che sembra “venuta da ciel in terra a miracol mostrare”, è l’emblema della perfezione. Il suo sguardo non fa altro che attivare le potenzialità positive del poeta, innamorato. Le liriche dedicate a Beatrice fanno parte dell’opera di Dante intitolata “Vita Nova”. E Dante rincontrerà la sua amata Beatrice nel Paradiso, la terza delle Cantiche che compongono la “Divina Commedia”.  

La vita politica, l’esilio e la “Divina Commedia”

Dopo essere entrato nella vita politica, ricopre il ruolo di Priore del Comune. Tuttavia, i guelfi si erano divisi a loro volta tra bianchi e neri. Nel 1301 si viene a sapere che il Papa avrebbe mandato a Firenze Carlo di Valois per fare da paciere tra bianchi e neri; ma quest’ultimi, con l’aiuto del falso paciere si impadroniscono del potere avviando  una battaglia contro i bianchi. Dante viene accusato di baratteria e mandato in esilio. E durante questo periodo scrive la “Divina Commedia”.  Opera animata dal dolore  e dalla speranza di un riscatto del mondo, la Divina Commedia è scritta in terzine di endecasillabi divisi in 3 cantiche: inferno, purgatorio e paradiso. Il poema viene concepito come un viaggio allegorico, ‘ideale’, nell’anima di Dante che, dall’errore si innalza alla verità, compiendo un viaggio di redenzione dell’umanità intera.

Dante Alighieri, 700 anni dalla morte del Sommo Poeta ultima modifica: 2020-09-05T09:00:00+02:00 da Cristina Scevola

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