Solo pochi giorni fa vi avevamo parlato della proposta da parte di medici e sindacati maltesi, alla luce delle ultime notizie sulla diffusione del Covid-19, di un blocco totale di tre settimane. Prendendo esempio dall’Italia, sono state tante le misure preventive presupposte per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Oggi arriva la nuova comunicazione da parte del Primo Ministro Robert Abela. Malta va in semi quarantena.
Gli ultimi aggiornamenti
Da mezzanotte di martedì 17 marzo, chiusi tutti i bar, i ristoranti e le palestre, i club e i cinema. “Non vogliamo andare verso il blocco totale. Al momento, le autorità sanitarie non hanno indicato che dobbiamo premere il pulsante rosso. Se così fosse il blocco dovrà essere considerevolmente più lungo di tre settimane. Potrebbe essere necessario per la Salute dei cittadini, che in questo momento rappresenta la nostra priorità”. Ha dichiarato Abela nella conferenza stampa. Si è poi rivolto ai residenti a Malta che in questo momento si trovano all’estero, esortandoli a far ritorno sull’isola. Mentre per tutti coloro in quarantena (dopo essere rientrati sull’isola da uno Stato con epidemia in corso) occhio a rispettare le regole! Per coloro che infrangono la nuova legge le multe aumenteranno da € 1.000 a € 3.000.
Il ministro della Sanità Chris Fearne ha affermato che è importante controllare il flusso del virus per un certo periodo di tempo, piuttosto che affrontare uno “tsunami”. Ha sottolineato l’importanza del “distanziamento sociale” e ha raccomandato agli anziani di rimanere in casa per il momento. “Dobbiamo garantire che il nostro sistema sanitario sia in grado di far fronte all’emergenza che stiamo vivendo“, ha continuato il Ministro, ricordando che tutti gli sforzi richiesti sono necessari a ridurre il numero di contagiati a Malta. Questa mattina la sovrintendente della sanità pubblica Charmaine Gauci ha dichiarato che sono stati confermati nove nuove casi, di cui tre, per la prima volta, trasmessi localmente. Il numero totale di contagiati è 38.
