27 gennaio Giorno della Memoria . « Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo. Più giù di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla più è nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga. »  Se questo è un uomo, Primo Levi

Il volo di Sara
Immagine tratta dal libro “Il volo di Sara” di Lorenza Farina con illustrazioni di Sonia M.L. Possentini

27 gennaio Giorno della Memoria 2018

La forza e il dolore nelle parole di Primo Levi, deportato ad Auschwitz nel 1944 per essere di origini ebraiche,  ci insegnano e ci ricordano di non dimenticare. Oggi è il Giorno della Memoria. Una data importante, che ci invita a riflettere, a meditare su quello che è stato. Una data in cui commemorare le vittime dei campi di concentramento e da cui riuscire a capire, secondo le parole di Tzvetan Todorov che “la singolarità del fatto non impedisce l’universalità della lezione che se ne trae.” Il Giorno della Memoria riguarda l’intera umanità. Ricordare significa studiare e capire il passato per fare in modo che simili atrocità non possano ripetersi.

Il primo Novembre del 2005, dagli stati membri dell’Onu, è stato scelto il 27 gennaio come giorno della memoria, perché proprio in quella giornata, nel 1945, i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti dalle truppe sovietiche. Quel giorno sono stati salvati circa 9000 superstiti ed è stato rivelato al mondo l’orrore del genocidio da parte dei nazifascisti. Bisogna ricordare, purtroppo, che circa una decina di giorni prima i nazisti cercarono di insabbiare le prove e portarono con loro circa 60.000 prigionieri. Molti morirono per la fatica e molti altri furono uccisi durante la marcia.

Filo Spinato
“Il filo spinato nel cuore provoca dolore, hai travisato la storia, hai annientato le menti, hai martoriato il soma alle genti…” Sergio Camellini

Giorno della Memoria in Italia

In Italia, il 20 luglio del 2000, (ben cinque anni prima rispetto agli stati membri dell’Onu) è stata approvata la legge 211. Composta da due articoli, istituisce il 27 Gennaio come Giornata della Memoria. L’Italia ricorda le vittime della Shoah, ma anche quelle delle leggi razziali approvate durante il fascismo. Ricorda gli italiani, gli ebrei, tutti i bambini, le donne e gli uomini che sono stati deportati e uccisi. Tutti coloro che si sono opposti al progetto di sterminio, che si sono prodigati per salvare altre vite e che hanno protetto i perseguitati. Anche quest’anno, l’Italia, il Giorno della Memoria 2018 27 gennaio, non dimentica soprattutto chi ha rischiato la propria vita per contrastare il genocidio.

In occasione della giornata, la legge prevede che vengano organizzate cerimonie, eventi ed incontri commemorativi. Spazi per la riflessione, rivolti (non solo) ai più giovani ed eventi scolastici per sensibilizzare e studiare il passato. L’impegno di insegnare e di capire, di dedicarsi alla pace e alla cooperazione tra popoli. Il fine è quello di non cedere, di non dimenticare mai questa pagina di storia. Perché la memoria arricchisce l’uomo, concede la possibilità di riflettere e non ha a che fare con delle scadenze, ma con qualcosa che afferma il valore della vita. Affinché la dignità umana non venga più calpestata e citando la stessa legge 211 che “simili eventi non possano mai più accadere”.

 

L’immagine di copertina è tratta dal film Il bambino con il pigiama a righe del 2008 diretto e sceneggiato da Mark Herman, adattamento dell’omonimo romanzo di John Boyne.

27 gennaio Giorno della Memoria 2018 ultima modifica: 2018-01-26T10:11:28+01:00 da Cristina Gatto

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