Salvo Pavone: uno chef italiano che porta i colori e i sapori della sua Sicilia a Malta.
Salvo Pavone, 37 anni, originario di Messina, è lo chef del ristorante L’altro Orso e svolge questo lavoro da più di venti anni. “Ho iniziato da ragazzino”, afferma, “e l’idea di fare il cuoco è iniziata da piccolo: sentivo gli odori, vedevo la mamma cucinare, poi è nata questa passione. Un mio desiderio era quello di avere un mio ristorante, una mia cucina, avere anche dei ragazzi a cui poter insegnare il mio mestiere”.
Secondo Salvo nella cucina “devi metterci un po’ di passione, lavorare con il cuore, devi emozionarti ed emozionare la gente attraverso l’elaborazione del piatto”. E aggiunge: “Io cerco di portare un po’ i profumi, di colori della mia Sicilia, anche se penso che Malta in qualche modo le assomigli”.
Lo chef Pavone fa un parallelo tra la Sicilia e Malta: “Girando per strada, andando dal fruttivendolo, ai mercati, osservando l’ambiente, gli orti, la natura, la gente, si respira un’aria molto simile!”.
Interrogato sul piatto che più lo rappresenti, lo chef risponde: “Lo porto dall’Italia, è lo spaghetto alle cozze. Mi ricorda anche la produzione messinese del nostro fantastico lago. Grazie a ottimi fornitori riesco a procurarmi le stesse materie prime che mi servono per preparare gli spaghetti alle cozze con uva passa, pinoli, profumati all’arancia e serviti con della mollica tostata … un classico siciliano”.
Il Piatto più apprezzato dai clienti? Pavoni rivela: “Sono dei classici, come gli spaghetti ai pomodori serviti con le melanzane fritte. Oso abbinare tre tipi di pomodori diversi sfruttando le loro differenti caratteristiche: cremosità, acidità e dolcezza. Mi piace unire questi tre pomodori per rendere la salsa di pomodoro più complessa“.
Lo chef Pavone ha un piccolo rimpianto: si sente un po’ in ritardo nella sua scelta di partire per Malta.
Ammette: “Chi indossa la mia giacca deve fare delle esperienze all’estero, acquisire ed esportare cultura, esperienza, bisogna girare ed andare via”. Un monito per le giovani generazioni di chef!