Tra aprile e maggio, la quarantena parziale mirava a ridurre i contagi da COVID-19. Anche l’inquinamento atmosferico registrava una drastica riduzione. La concentrazione di biossido di azoto (NO2) è diminuita in media del 35%. I dati sono stati raccolti dalle stazioni di Msida, Żejtun, Attard e Għarb.
Mark Scerri, docente presso l’Istituto di Sistemi Terrestri dell’Università di Malta, ha affermato che, sebbene sia importante registrare la riduzione dei numeri, diventa sempre più chiaro che Malta ha bisogno di lavorare sulla riduzione del traffico stradale. Questo è l’atteggiamento da adottare per un approccio serio alla riduzione dell’inquinamento atmosferico di lungo termine. “La ricerca ci ha dimostrato che la principale fonte di inquinamento a Malta è il traffico stradale ed è tempo di iniziare ad adottare soluzioni radicali per ottenere risultati”, ha affermato Scerri.
Nonostante il miglioramento complessivo della qualità dell’aria, Scerri afferma che la situazione potrebbe durare poco. L’allentamento di alcune misure ha già comportato un sensibile aumento delle auto sulla strada.
