La distanza sociale fra persone è di circa 2 metri. Fino a qualche mese fa non sapevamo quasi cosa fosse, lo abbiamo appreso a causa del Covid-19.

Prima e dopo

Nei negozi, a teatro, in coda alla cassa del cinema. Sono diverse e numerose le situazioni nelle quali ci si poteva ritrovare immersi in una folla. Ma da quando Covid-19 ha fatto la sua comparsa, abbiamo conosciuto la distanza sociale. Ora, muniti di mascherina, ci guardiamo attorno osservando dove si ferma l’altro. Siamo rispettosi, teniamo d’occhio le distanze. Lo facciamo per noi stessi e per la salute altrui. Se stiamo scegliendo lo shampoo da acquistare, subito ci spostiamo avvistando qualcuno avvicinarsi al nostro stesso scaffale.

distanza sociale - due signore sedute su panchine distanti

Perdiamo meno tempo e concludiamo in fretta la nostra scelta. Sembriamo addirittura più risoluti. E forse anche più educati. Improvvisamente responsabili, obbedienti e disciplinati. Eppure la distanza sociale non è qualcosa di nuovo. Esiste da sempre.

Distanza sociale

Non è un concetto inventato oggi. Certo il Covid-19 lo ha portato “alla ribalta”. Eppure la distanza sociale è un fondamento che già esisteva, anche se non si tratta di una regola matematica né di un precetto obbligato.

distanza sociale - due mani vicine che non si toccano

Se nel nord del mondo si è più propensi a mantenere le distanze, i popoli latini sono più inclini al contatto fisico. Così la stessa differenza si coglie tra campagna e città. Oggetto di curioso interesse è stato l’ascensore. Luogo che, in pieno Covid-19 ci è del tutto sconsigliato. Meglio le scale dove possiamo stare di certo più distanziati! Eppure, già in situazioni di normalità, in questa scatola che ci conduce su e giù fra i piani, si notano differenze. Gli europei si dispongono sparsi al suo interno e con schiena alle pareti. Gli americani adottano una composizione più ordinata, in fila e rivolti verso la porta. Non c’è un’imposizione nella distanza sociale ma c’è il buonsenso, l’educazione. Il rispetto dello spazio altrui.

Che fine hanno fatto le banconote?

In questi ultimi due mesi abbiamo iniziato ad usare meno contanti. Abbiamo dato la preferenza a carte di credito e pagamenti online. Monete, banconote ci sembrano mezzi insalubri. Perché, se ci viene imposta la distanza sociale ma poi ci scambiamo pezzi di carta o metallici, allora ci sembra che qualcosa non torni. Basta comunque ricordare di non toccarsi naso e bocca, di lavarsi accuratamente le mani. Eppure, ci siamo orientati verso sistemi digitali.

distanza sociale - banconote

Abbiamo fatto la spesa tramite il sito del supermercato, con le consegne a domicilio. Ma, insieme a questi moderni strumenti diminuiscono anche le relazioni sociali. Con un click dal pc scegliamo, compriamo e paghiamo. Il tutto senza incontrare nessuno. Senza scambi di sguardi e sorrisi. La distanza sociale post Covid-19 dovrebbe forse seguire la “giusta misura”, quella che avrà ereditato da questa esperienza, principi di rispetto, buona educazione e pazienza senza dimenticare l’importanza delle relazioni sociali.

Distanza sociale. Tutto ciò che si può imparare di buono ultima modifica: 2020-05-08T11:01:21+02:00 da Sabrina Cernuschi

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