Ci hanno raccontato che la storia l’hanno fatta gli uomini, ma ci sono state delle pioniere che vanno celebrate. Forse ricordarle l’otto marzo significa dare un senso alla storia, e a chi l’ha realmente scritta.

Cristina di Belgioioso- ritratto della nobildonna eroina risorgimentale
Cristina di Belgioioso, eroina risorgimentale nella carboneria

Parliamo di donne come Cristina di Belgioioso, eroina risorgimentale, oppure la prima italiana a partecipare alle olimpiadi nel 1920, o la prima che vinse una medaglia olimpica! L’otto marzo per loro non esisteva neanche!

La baronessa Avanzo, campionessa d’automobilismo

Ricordiamo la “baronessa Avanzo”, la più famosa pilota d’auto della sua epoca. Da ragazzina rubò al padre una piccola De Dion Bouton a un cilindro, riuscendo quasi a travolgere il sindaco che voleva fermarla. Giunta a Roma, divenne giornalista sportiva, scrivendo di automobili e aerei.

maria antonietta Avanzo- nota automobilista tra le donne pioniere del settore
La baronessa Avanzo, pioniera nelle corse automobilistiche

Nel 1919 disputò il Giro del Lazio con una potente SPA 35/50 vincendolo, nonostante, un sabotaggio da parte di un avversario! Riparò il guasto e riprese dicendo di sé stessa: “Maria Antonietta, sei un grand’uomo”! L’anno dopo, disputò la Targa Florio con una enorme Buick. Nel 1921 si presentò al Circuito del Garda con una Ansaldo Tipo 4 e Tazio Nuvolari la superò per un pelo. Vinse la Coppa delle Dame nel Gran Premio Gentleman di Brescia con una rossa Alfa Romeo e la baronessa “quattro pistoni”, come la chiamavano, conquistò perfino la stima di Gabriele d’Annunzio!

Otto marzo di Rosina Ferrario, prima aviatrice italiana

Con l’Alfa Romeo la Avanzo tornò a correre la Targa Florio e fu in quell’occasione che Enzo Ferrari andò a prendersi il suo carburatore! Lei se lo riprese subito! La Avanzo corse la Mille Miglia del 1928, del 1929, del 1931 e del 1932  ed  ebbe successo come scrittrice nel 28’, con  un libro intitolato “La mia vita a 100 all’ora”. Continuò a correre fino al 1939 quando disputò la Tobruk-Tripoli, la sua ultima gara. Nel dopoguerra correva ancora con la sua “Giulietta Sprint”; niente male!

Rosina Ferrario-l'aviatrice alla guida del suo bimotore
Rosina Ferrario, prima italiana a prendere il brevetto da aviatrice

Anche nell’aviazione italiana il gentil sesso ha detto la sua! A Milano nel ’12 una  giovanissima Rosina Ferrario prese il brevetto come prima aviatrice italiana civile, e ottava nel mondo! Furono tante le difficoltà per Rosina, molto famosa, ma che dovette lottare contro la famiglia, e i colleghi. Rosina tra il 1913 e il 1914, partecipò a diverse manifestazioni e voli dimostrativi.

Alfonsina Strada, pioniera nel ciclismo

Si presentò al Meeting Aviatorio di Napoli facendo cadere migliaia di garofani rossi sulla folla, poi  volò su Roma per la visita del re; era a Como per il 1° Circuito dei Laghi, e a Busseto per il centenario della nascita di Giuseppe Verdi, atterrando in mezzo alla nebbia. Rosina planò su un campo di granoturco, e invitata nel sud America, dovette rinunciare per via della guerra.

Alfonsina Strada- foto della campionessa di biciclette
Alfonsina Strada pioniera nel ciclismo

Rosina si offrì per trasportare feriti, ma tutti i piloti dovevano a quei tempi essere militari, quindi uomini! Ai tempi di Girardengo, invece pioniera correva anche “Alfonsina”, nata contadina il 16 marzo 1891, che gareggiò nel 1924 al Giro d’Italia. Vinse trentasei gare contro uomini correndo in bici. Alfonsina diventò la “campionessa” della zona. Per la gente del posto, era “il diavolo in gonnella”! Nel 1915, si sposò con  Luigi Strada, che anziché ostacolare la passione della sposina l’appoggiò.

Imprese da ricordare l’otto marzo, dal Giro D’Italia a Parigi

Lo sposo, infatti, il giorno delle nozze le donò una bici da competizione. L’anno dopo la coppia si trasferì a Milano e Alfonsina cominciò ad allenarsi sotto la guida del marito. Nel 1924 Emilio Colombo, direttore della “Gazzetta dello sport”, la ammise al Giro.

rosetta Gagliardi- un'immagine dell'atleta in pausa
Rosetta Gagliardi sulla sinistra, prima italiana alle Olimpiadi

Fu un successo che Alfonsina consolidò durante la gara, per aver dimostrato che le donne potevano compiere la immane fatica di guidare venti chili di bicicletta! La diavolessa non vinse, ma Emilio Colombo, colpito dal clamore suscitato nel pubblico che la portava in trionfo, le pagò l’alloggio e il massaggiatore. Alfonsina nel 1937, a Parigi, batté la campionessa francese Robin. Nel 1938, a Longchamp, conquistò il record femminile dell’ora (35,28)!

vittorina sambri- campionessa di motociclismo
Vittorina Sambri sulla moto, campionessa pioniera

Nel motociclismo invece, ai primi del 900 Vittorina Sambri sfidava motociclisti maschi e spesso vinceva. Come a Rimini per la Coppa dell’Adriatico, quindi è giusto riconoscerle il ruolo di pioniera in Italia nel motociclismo.

Dalle bici, alle prime auto, agli albori dell’aviazione, fino allo spazio

Vittorina correva con una borgo 500 monocilindrica. Aveva deciso di seguire il circo dei corridori professionisti che si spostavano da un capo all’altro del nord Italia, e niente l’avrebbe fermata. Nel 1913 si cimentò in una sfida a due con Antiniazzi che le tenne testa, ma la Sambri, tentando di sorpassarlo, specie nelle curve, riesce nell’impresa. L’avversario la strinse costringendola a percorrere un breve tratto sull’erba. A causa tale irregolarità, la corsa viene annullata. Alla ripresa, nei primi giri l’Antoniazzi è in testa, ma per poco, infatti la centaura in gonnella lo tallona e la vittoria fu sua.

Niente male per le pioniera d’Italia. Dalle bici, alle automobili, passando per gli aeroplani, le donne sono arrivate nello spazio, come ha fatto Samantha Cristoforetti ad esempio, anche lei pioniera. Nascoste e un po’ dimenticate tra le pagine della storia, ci sono tante altre pioniere, ed è fantastico ricordarle in questa ricorrenza.

Otto marzo per festeggiare, con incredibili donne pioniere temerarie! ultima modifica: 2019-03-08T09:00:46+01:00 da simona aiuti

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