A Malta la legge sul divorzio è una questione aperta. Sono ancora molti i disagi derivanti da una legge che necessita di essere messa a punto. Il governo maltese è impegnato, proprio in questi giorni, a lavorare su un disegno di legge che riveda alcuni aspetti ritenuti ingiusti da molte coppie e famiglie che si trovano a dover affrontare questo tipo di situazione.
Le priorità su cui stanno dibattendo governo e opposizione riguardano i tempi di attesa e la trafila necessaria all’ottenimento del divorzio e le procedure inerenti al calcolo degli assegni alimentari per i figli.
I tempi di attesa previsti per il divorzio
Fino ad oggi a Malta il tempo di attesa per il divorzio era di quattro anni; un tempo ritenuto troppo lungo da chi ha bisogno di ricominciare a vivere o da chi ha bisogno di arginare le conseguenze deleterie di una situazione irrimediabilmente degenerata. È proprio di queste ore la notizia della definizione di un nuovo disegno di legge, che vede ridurre a sei mesi il tempo che le coppie devono vivere separate prima di poter richiedere divorzio. Il governo ha spiegato che, per la prima volta, sarà effettuata una distinzione tra i vari casi:
1. Se le parti sono già legalmente separate, tramite una sentenza del tribunale o un contratto, e se la domanda è presentata in maniera congiunta, non dovrebbe esserci alcun periodo di attesa affinché una persona possa presentare istanza di divorzio;
2. Presentando richiesta congiunta, ma non essendoci alcun documento che certifichi la già avvenuta separazione di fatto, le parti devono vivere separate per almeno 6 mesi degli ultimi 12 trascorsi prima di poter fare richiesta di divorzio;
3. Se la domanda è presentata da una parte contro l’altra, alla data di inizio della procedura di divorzio, la coppia deve aver già vissuto separata per almeno un anno due anni precedenti alla richiesta.
Il divorzio e gli assegni di mantenimento
L’altro problema riguarda gli assegni di mantenimento da calcolare sulla base di formule chiare e trasparenti.
Secondo il leader dell’opposizione Bernard Grech la cosa più importante di tutte è che i divorzi di coppie con figli vengano risolti in tempi brevi. È fondamentale che i casi in cui sono coinvolti i bambini vengano gestiti velocemente. L’attenzione deve essere rivolta a limitare, nel tempo, le situazioni che creano danni ai soggetti più deboli.
Malta e i diritti civili
Il segretario parlamentare Rosianne Cutajar ha affermato che il governo resta impegnato nell’attuazione di tutte le riforme e cambiamenti necessari. Vivere in un paese in cui la protezione dei diritti civili regna sovrana è la base su cui costruire le leggi. Ricordiamo che Malta fino al 27 maggio 2011 non approvava il divorzio e, conseguentemente, non aveva alcuna legge che lo regolamentasse. Il 18 maggio 2011 il referendum passò con un 53% dei voti favorevoli ed un 46% contrari. Malta è stata uno degli ultimi Paesi al mondo ad emettere una legislazione sul divorzio. Ad oggi, gli unici Paesi rimasti senza una legislazione in merito sono le Filippine e la Città del Vaticano.
Complimenti a @Marzia Cipollone per l’articolo
Grazie Paola:)