Buongiorno amici di itMalta e benvenuti. Oggi ho il piacere di avere qui con me il Dott. Mario Pace che insegna all’Università di Malta.

Intervista al Dott. Mario Pace, docente all’Università di Malta

P. S. Buongiorno Mario
M.P. Buongiorno Paola, buongiorno a tutti quelli che ci seguono e grazie per l’invito

Mario, parlaci un po’ di te

Sono Mario Pace, maltese, insegno all’Università, sono responsabile per la formazione dei futuri insegnanti di italiano. Mi occupo di pedagogia, di glottodidattica. Sono anche consulente del ministro dell’educazione per quanto riguarda l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue straniere. Occupo questo ruolo da più di quattro anni, da quando ci siamo resi conto che le cose non andavano così bene per le lingue straniere e c’era bisogno di una riforma scolastica. Sono stato chiamato in causa per cambiare il modo di insegnare le lingue straniere nelle nostre scuole.

La lingua italiana a Malta è amata, parlata e diffusa. Sul territorio si sono due istituzioni italiane, l’Istituto Italiano di Cultura e la Società Dante Alighieri che hanno lo scopo, tra l’altro di tutelare e diffondere la conoscenza della lingua italiana. Tu insegni in lingua italiana ai tuoi studenti all’Università di Malta, in  quale facoltà insegni?  Ci sono studenti italiani fra i tuoi corsisti o sono prevalentemente stranieri?

Prima di rispondere alla tua domanda devo aprire una parentesi perché a Malta esistono due realtà un po’ diverse. C’è una prima realtà, quella di chi ha ormai superato i 35 anni, che capisce e parla l’italiano. Purtroppo però, tra i nostri giovani la realtà è totalmente diversa. Molti giovani, molti studenti, non apprezzano più la lingue straniere. Purtroppo abbiamo perso questa capacità di usare anche l’italiano come lingua naturale perché fino a 30 o 40 anni fa l’italiano lo parlavano tutti. Ci sono dei motivi particolari che hanno portato a questa situazione, uno di questi è che gli studenti non guardano più la tv italiana, non guardano più la tv, i giovani oggi preferiscono chattare, usare internet, tablet. Per questa ragione  l’italiano è diventata una lingua straniera, come il francese, il tedesco, lo spagnolo, prima non era così.
Tu hai menzionato la Società Dante Alighieri e l’Istituto Italiano di Cultura che sono due istituzioni molto importanti. L’istituto Italiano di  Cultura è una istituzione molto attiva che organizza attività di vari generi sia per adulti sia per studenti. Io insegno alla facoltà di Scienze dell’Educazione all’Università di Malta e insegno italiano in lingua italiana. Quest’anno non abbiamo studenti italiani.  Due o tre anni fa ci sono stati studenti italiani che hanno fatto un percorso di studio con noi. Alcuni erano studenti di Erasmus, altri sono venuti per fare uno stage, o di loro iniziativa per studiare italiano e  altre materie. Chi vuole venire a studiare a Malta deve avere dei requisiti. Uno studente deve parlare e capire l’inglese e anche il maltese. Questo può sembrare difficile però, ci sono studenti che ce l’hanno fatta e sono riusciti a completare il corso di studi a Malta. Questo del maltese non deve essere visto come un ostacolo insormontabile perché per gli studenti stranieri ci sono anche delle eccezioni e dunque, possono facilmente fare il corso anche se non parlano il maltese. Dobbiamo essere attenti perché  ci occupiamo di futuri insegnanti,  il nostro corso porta all’abilitazione all’insegnamento.

Intervista a Mario Pace

Sembra evidente che tu sia un appassionato della lingua italiana. Come è nata questa tua passione?

M.P. Questa è una passione che è cominciata da bambino. Seguivo sempre la tv italiana, a quei tempi c’era soltanto RAI1 e RAI2. Seguivo tutti i programmi, specialmente il calcio italiano, non mi perdevo mai “90º minuto” e “Tutto il calcio minuto per minuto” alla radio la domenica. Questa passione poi è andata ad espandersi anche ad altri settori. Inoltre, sono stato in Italia innumerevoli volte sia in veste di turista sia per studiare. Ho anche  tantissimi amici  in Italia. Ecco il perché della mia passione per l’Italia.

Qual è stato il tuo primo libro letto in lingua italiana e qual è stato l’ultimo?

Il primo libro di cui mi ricordo, perché mi è piaciuto tantissimo, era “Uscita di sicurezza” di Ignazio Silone e poi anche “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello. Sono due libri che ho letto parecchie volte perché mi sono piaciuti tantissimo e ho avuto anche la fortuna di insegnare “Il fu Mattia Pascal” ai miei studenti al Sixth Form, la scuola  media superiore. L’ultimo libro più che leggerlo l’ho scritto. Lo scorso novembre ho infatti pubblicato il mio ultimo libro che racconta di un maltese, Carlo Magri. Carlo Magri è un personaggio molto interessante, era un prete che viveva a Roma ed era anche il primo custode della biblioteca alessandrina dell’Università La Sapienza di Roma.

Mario, nel ringraziarti per questa video intervista colloquiale, molto piacevole e molto interessante, volevo chiederti se vuoi fare un appello ai nostri giovani italiani e maltesi a ricominciare a parlare, leggere, studiare e conoscere la lingua italiana.

Imparare le lingue straniere è una cosa bellissima. Imparare le lingue non è solo importante, è anche bello! A Malta ci sono tantissimi italiani, se uno dovesse andare in qualsiasi scuola a Malta troverebbe studenti italiani che si siedono accanto a studenti maltesi e di altre nazionalità, dunque la lingua italiana qui a Malta è una lingua viva. Inoltre, ci sono tante cose che accomunano la cultura italiana a quella maltese, anche tra la lingua italiana e quella maltese ci sono molti punti di incontro. Quello che posso dire agli italiani che ci ascoltano, è che a Malta non avranno difficoltà di comunicare con i locali e  avranno un’ottima occasione anche per imparare l’inglese e il maltese. Non perderanno sicuramente la loro lingua perché l’italiano qui è una lingua parlata, sentita, usata dappertutto e avranno anche il vantaggio di poter parlare la lingua inglese che è molto importante e perché no, parlare anche il maltese.

 Grazie al Dottor Mario Pace per questa intervista

Intervista a Mario Pace, docente all’Università di Malta ultima modifica: 2019-05-27T11:34:31+02:00 da Paola Stranges

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