L’isola di Gozo è un piccolo ma splendido capolavoro della natura, un luogo magico dove mito e realtà si fondono insieme: si narra infatti che proprio su quest’isola la ninfa Calipso intrappolò Ulisse e lo trattenne per sette anni, promettendogli l’immortalità se fosse rimasto con lei per sempre.

Sebbene sia separata da Malta da un braccio di mare di soli cinque chilometri, Gozo si differenzia nettamente dalla sorella maggiore: i suoi paesaggi pittoreschi, le coste incontaminate ed i sentieri rurali conferiscono a quest’isola un fascino inequiparabile; ma ciò che più differenzia Gozo da Malta sono i Gozitani.

La popolazione gozitana, nel corso dei secoli, ha affrontato qualunque tipo di avversità: l’isola è stata più e più volte devastata dalle incursioni dei pirati e nel 1551 l’intera popolazione fu addirittura tratta in schiavitù dai Saraceni. Fu un colpo durissimo dal quale l’isola faticò a riprendersi, tanto da restare sottopopolata per lungo tempo fino all’arrivo dei Cavalieri di San Giovanni che la fortificarono, garantendo così agli abitanti la tanto agognata protezione. Affrontare tutto questo ha reso i gozitani persone dal carattere forte, orgogliosi della loro patria e amanti delle loro terre.

L’incantevole isola di Gozo presenta numerosi angoli ancora sconosciuti ed incontaminati: imponenti scogliere che raggiungono e superano in alcuni tratti i 50 m di altezza e piscine naturali di acqua salata si alternano a baie e suggestive insenature come Dwejra Bay o Xlendy Bay. Fra le innumerevoli attrazioni non si possono non ricordare le saline, collegate al mare da lunghi tunnel e la famosa grotta di Calipso.

Il mare cristallino e sempre calmo, la presenza di grotte e di interessanti relitti, testimoni muti ma suggestivi del passato bellico di questo Paese, hanno fatto di Gozo il paradiso delle immersioni subacquee: sull’isola sono infatti presenti ben undici scuole di immersione con autorespiratore (scuba diving). Un vero amante dello snorkeling non può lasciare l’isola senza aver visitato lo spettacolare Buco Blu, sotto la Finestra Azzurra, senz’altro uno dei più bei ricordi da portare a casa.

Mantengono intatti il loro fascino i siti archeologici di cui Gozo è ricca.

Il più affascinante è senza dubbio Ggantjia, comunemente chiamato in passato “Torre dei giganti”. E’ di gran lunga il più imponente dei templi preistorici ed una delle più belle rovine dell’isola.

Questo tempio fu scoperto nel 1826 ed è composto da due cortili non comunicanti fra loro, denominati Tempio Meridionale, risalente al 3600 a.C. eTempio settentrionale, risalente invece al 3000 a.C. Le imponenti vestigia dei due templi, sebbene composte ormai solo da rovine, lasciano intuire quale meraviglioso spettacolo offrissero agli occhi delle popolazioni dell’epoca, soprattutto se si considera il periodo della loro edificazione.

Tutte le strade di Gozo conducono a Vittoria, un tempo nota come Rabat ma poi ribattezzata nel 1897 in occasione del sessantesimo anniversario di regno della regina Vittoria. Edificata sulla cima di una collina e situata nel cuore dell’isola, Vittoria, unica e vera città di Gozo, ne costituisce il centro nevralgico: cultura, storia, folklore e tradizioni si mescolano tra loro trasformando questa città in un’imperdibile tappa di viaggio.

Gozo ultima modifica: 2015-01-11T10:30:40+01:00 da Redazione

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