L’assistenza sanitaria in Italia per gli iscritti all’AIRE, specie in tempi di Coronavirus, è un dato da non sottovalutare. Oggi approfondiremo meglio questo aspetto in modo da non correre rischi.

AIRE: di cosa si tratta?

La sigla AIRE sta per Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Si tratta di un archivio che contiene i dati di tutti quei cittadini che hanno trasferito all’estero la propria residenza, soggiornando oltre confine per un periodo superiore a 1 anno. Ad ogni Comune spetta il compito di tenere l’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero. I registri contenenti questi dati formeranno il registro AIRE del Ministero dell’Interno.

Chi deve iscriversi?

All’AIRE devono iscriversi quei cittadini italiani che intendono trasferire la loro residenza dall’Italia all’estero per un periodo superiore a un anno; italiani nati e che vivono all’estero, il cui atto di nascita è stato trascritto in Italia; residenti all’estero che ottengono la cittadinanza italiana. L’iscrizione all’AIRE invece non serve a quanti, tra i cittadini italiani, vivono all’estero per un periodo inferiore a un anno; ai lavoratori stagionali all’estero. Sono esenti anche i dipendenti statali che lavorano all’estero e i militari che svolgono il loro servizio presso uffici esteri o presso la Nato.

AIRE e assistenza sanitaria in Italia

Nel momento in cui un cittadino italiano decide di trasferire la propria residenza all’estero e si iscrive all’AIRE, perde il diritto all’assistenza sanitaria italiana. Tutto ciò accade poiché il proprio Comune dove si risiede comunica all’ASL l’avvenuta cancellazione della residenza italiana. Oltre all’assistenza del proprio medico di base, il cittadino italiano non può usufruire del ticket; del diritto all’assistenza ospedaliera attraverso la Mutua.

Assistenza Sanitaria in Italia in caso di rientro temporaneo

In caso di rientro temporaneo in Italia, i cittadini iscritti all’AIRE e a coloro che sono titolari di una pensione italiana hanno a disposizione l’assistenza sanitaria di urgenza. Essa è limitata a prestazioni con carattere di urgenza e per un massimo di 90 giorni. Per ottenere questo genere di prestazione, il richiedente deve dichiarare di godere dello status di cittadino italiano all’estero.

Casi specifici

Per quanto riguarda il trasferimento degli italiani all’estero e la possibilità di godere dell’assistenza sanitaria di urgenza nel territorio italiano, bisogna considerare tutta una serie di fattori. Nella fattispecie, è necessario sapere se si tratta di un cittadino che si è trasferito nei Paesi dell’UE; oppure, in Paesi non facenti parti dell’UE (e in questo caso, bisogna considerare i rapporti che ha l’Italia con questi Paesi). I soggetti che sono iscritti al Servizio Sanitario Nazionale italiano, hanno a loro volta la tessera TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia). Tramite la TEAM possono accedere all’assistenza sanitaria nei paesi dell’UE. Se si risiede in un Paese fuori dall’UE che ha una convenzione bilaterale con l’Italia, non si ha diritto alla TEAM; tuttavia, ci si può iscrivere temporaneamente all’ASL.

Assistenza sanitaria medico

Qualora si risieda in un Paese fuori dall’UE e che non ha stipulato nessuna convenzione bilaterale con l’Italia, si perde il diritto all’assistenza sanitaria italiana. Per ottenere prestazioni ospedaliere con carattere di urgenza, è necessario presentare un attestato rilasciato dal Consolato che attesta lo stato di emigrato. In alternativa, si può sottoscrivere un atto di notorietà; in questo caso, si dichiara non solo lo stato di emigrato, ma di non essere in possesso di un assicurazione per le malattie.

Assistenza sanitaria in Italia per gli iscritti all’AIRE ultima modifica: 2020-09-01T10:17:26+02:00 da Cristina Scevola

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