Il 2020, appena iniziato, sarà un anno bisestile. Un anno che non durerà 365 giorni, bensì 366. Un anno, che stando ai proverbi e ai modi di dire, sarà sfortunato e pieno di sventure. Anno bisesto, anno funesto. Sarà veramente così? Ecco tutto (o quasi) quello che dovete sapere sugli anni bisestili!

Gli anni bisestili

Il perché ogni quattro anni ritroviamo sul calendario la data del 29 febbraio è molto semplice. Come prima cosa, è bene distinguere tra anno civile e anno solare. Il primo è quello che scandisce la nostra vita quotidianamente e che, comunemente, dura 365 giorni. Il secondo è il tempo che la Terra impiega a compiere una rotazione completa attorno al Sole. Per tornare perfettamente sulla linea dell’equinozio la Terra impiega circa 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 45 secondi. Ovvero sia, sei ore in più rispetto alla durata dell’anno civile. Gli antichi si accorsero di questa discrepanza, che a lungo andare, avrebbe portato a uno slittamento delle stagioni. Per esempio, l’equinozio di primavera sarebbe potuto slittare da marzo ad aprile, a maggio e così via. Per evitare ciò, ecco l’intercalazione, sul calendario gregoriano, introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582, di un giorno aggiuntivo ogni quattro anni. In questo modo vengono incorporate le sei ore lasciate indietro negli anni precedenti.

anno bisestile
L’anno bisestile ricorre ogni 4 anni

Il calendario gregoriano correggeva, o meglio, perfezionava quello precedente “giuliano”. Per essere più precisi, Papa Gregorio decise che l’anno bisestile ricorre negli anni non secolari il cui numero è divisibile per 4 e negli anni secolari il cui numero è divisibile per 400. In questo modo, è facile anche per ognuno di noi conoscere i prossimi anni bisestili che verranno. In questo decennio, i prossimi saranno il 2024 e il 2028. Del perché si indichi col nome “bisestile”, invece, dovremmo parlarne più approfonditamente. Ma ci limitiamo a dire che la denominazione ci arriva dal calendario giuliano. Il giorno in più ogni 4 anni cadeva dopo il 24 febbraio che, in latino, era ‘sexto die ante Calendas Martias‘. Il giorno aggiunto successivamente diventò il ‘bis sexto die‘, da cui deriva ‘bisestile‘.

anno bisesto
In inglese, il 29 febbraio è detto Leap day, il giorno del salto

Sarà davvero un anno sfortunato?

Anno bisesto anno funesto è triste quello che gli viene appresso. Anno bisesto tutte le cose van di traverso. Oppure anno bisesto che passi presto. Le disgrazie e la malasorte che ruotano attorno agli anni bisestili sono dovute molto probabilmente agli antichi Romani. Il mese di febbraio era per loro dedicato ai riti funebri, alla morte. L’ultimo mese prima dell’arrivo di marzo e della rinascita della primavera. Ma le statistiche ci dicono che l’anno bisestile è un anno come gli altri. Anche se per certi versi potremmo confermare la saggezza popolare. Volete qualche esempio? 1908, terremoto di Messina. 1968, quello del Belice. 1976, Friuli. Nel 2004, capitò lo tsunami nell’Oceano Indiano. Tutti anni bisestili. Tutte coincidenze?

Come si suol dire….Che Dio ce la mandi buona!

29 febbraio: un giorno raro sul calendario! ultima modifica: 2020-02-29T10:34:28+01:00 da Mariateresa Marotta

Commenti