Scopriamo Valletta, una delle più piccole capitali al mondo, una delle più belle.

Valletta, in Italia è chiamata però La Valletta. Deve il suo nome al Gran Maestro francese Jean de Valette, che ne volle la costruzione sul promontorio occupato dal Monte Sciberras a Malta.

Valletta viene storicamente definita come la “città per gentiluomini, costruita dai gentiluomini”, di fatto lo è, una città fortificata realizzata quasi interamente nel seicento dai Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, anche detti Cavalieri di Malta. Le tracce di questa magnificenza sono tutt’ora visibili passeggiando nelle strade della città fortificata, palazzi e chiese barocche costeggiano le vie disegnate a maglia rettangolare, tra gli alti bastioni perimetrali, per metà scavati nella roccia, per metà costruiti in elevazione con le stesse pietre cavate sul posto, tecnica evidentemente di nobile ingegno.

L’accesso principale alla città avviene attraversando un ponte ed il varco (gate) recentemente rinnovato con la costruzione del Palazzo del Parlamento progettato da Renzo Piano. Le vie principali della città sono le parallele Repubblic Street e Merchant Street che la attraversano in tutta la lunghezza dal gate principale sino al mare sulla punta del promontorio. Sul lato destro rispetto l’ingresso lato mare c’è il Sea Front che si affaccia sul Grand Harbour, qui approdano le navi da crociera e con l’ascensore si sale agli Upper Barakka Gardens, dall’altra parte c’è il ferry che porta a Sliema oltre la baia.

Valletta è il centro politico dell’isola, come già detto c’è il parlamento ed il Palazzo del Governo nell’edificio che fu sede dei cavalieri di Castiglia. C’è la bellissima ed imponente co-cattedrale di Saint John, decorata da Mattia Preti e Caravaggio, ci sono i negozi per lo shopping, i ristoranti, le pasticcerie, i bar con i tavolini all’aperto dove godersi il sole di Malta, pare una città nata per essere apprezzata dai turisti, ma nasconde un pulsante cuore dedicato agli affari.

Incredibilmente per una capitale di nazione Valletta non arriva a 6000 residenti, alla sera, quando palazzi pubblici ed uffici chiudono i battenti si ha un po’ la sensazione di vivere una città abbandonata, ciò sino al mattino successivo quando strade e piazze si popolano di un brulicare di persone, chi per lavoro, molti turisti affascinati dal centro.

Passeggiare per le strade ed i vicoli della città che degradano, talvolta con scale, talvolta con ripide stradine, verso il mare, è un’esperienza da non perdere. E’ facile trovarsi ancor oggi davanti a scene di altri tempi, che richiamano l’Italia degli anni 50 e 60, come i vecchi seduti sulla sedia fuori dalla porta di casa a prendere un po’ di fresco e guardare la gente che passa, vedere i bambini che corrono a piedi nudi in strada da un edificio all’altro, ammirare qualche lambretta parcheggiata sul marciapiede, scene da immortalare con uno scatto.

E’ un onore il fatto che nella sua fase iniziale la città sia stata progettata da un italiano, Francesco Laparelli, ulteriormente abbellita recentemente pure da un architetto italiano come Piano. Valletta non è solo una città, una capitale, Valletta è l’anima dell’isola, la sua storia, buona parte della sua bellezza.

Un’ultima curiosità, la città di Valletta veniva chiamata originariamente anche Città Umilissima, ma le famiglie nobili europee, per la ricchezza di palazzi e chiesa barocche amavano chiamarla Città Superbissima!

Valletta, la piccola capitale di Malta ultima modifica: 2015-06-14T11:11:14+02:00 da Redazione

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