Pensionati a Malta

Molti italiani che percepiscono una pensione decidono di stabilirsi a Malta.
Uno dei motivi è sicuramente il clima soleggiato, la vicinanza al mare, la velocità di collegamento con l’ Italia, la possibilità di comunicare con una certa facilità utilizzando la propria lingua. Il basso livello di criminalità rispetto alla realtà italiana.
Malta è un paese europeo e molte procedure governative sono simili a quelle previste in Italia ma è bene elencare alcuni passaggi necessari per stabilire la propria residenza sull’ isola.

Le procedure che seguono sono descritte in forma sommaria, per entrare nello specifico vi consigliamo di rivolgervi all’ufficio Encal, dove vi spiegheranno passo passo tutto ciò che va fatto, come va fatto e fornirvi tutta la documentazione di supporto.

Procedura:

Il primo passo ufficiale è la richiesta di residenza.

Come pensionati si fa la richiesta al governo maltese di essere accettati in quanto “self sufficiency”: la pensione garantisce una copertura economica e il modello S1 garantisce la copertura sanitaria.

Il modello S1 è un documento internazionale che viene emesso dal proprio dipartimento sanitario (la ASL locale) e certifica che, al momento dell’iscrizione alla “National Insurance” del paese di nuova residenza, le spese sanitarie saranno coperte dalle casse del paese dove si sono versati i contributi, in questo caso le spese sostenute da Malta per la nostra assistenza sanitaria saranno pagate dall’ Italia.

Con il modello S1 ci si iscrive al sistema sanitario maltese e con questo certificato si può procedere alla richiesta di residenza.

Servirà anche un documento Inps che comprovi la pensione percepita, il modello Obism dell’anno in corso fornisce dati aggiornati; questo documento deve essere tradotto in inglese in forma legale.

Infine serve comprovare il proprio indirizzo a Malta, solitamente questa prova viene fornita dalla copia del contratto d’affitto “long let”.

Si allega questa documentazione e la copia del proprio documento d’identità al modulo di richiesta specifico per i “Self Sufficiency” e si va di persona all’ Evans Building a Valletta a consegnare la richiesta; sul posto verranno scattate le foto tessera che ritroveremo sulla e-residence card.

L’ufficio rilascerà una ricevuta e, al ricevimento di un avviso per posta, si tornerà per il ritiro della card vera e propria; i tempi previsti sono di circa 3/5 settimane.

Tutta questa procedura è gratuita, ad esclusione dei costi per la traduzione legale.

Una volta ottenuta la e-residence card si può procedere con l’ iscrizione all’ AIRE, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero.

Attraverso questa iscrizione si comunica in forma ufficiale all’ultimo Comune di residenza in Italia che si è spostata la propria residenza su Malta.

In questo modo una serie di documenti che prevedono la presenza in Italia possono essere richiesti in Ambasciata: rinnovo del passaporto, della carta d’identità, codice fiscale ecc.

Contemporaneamente non si ha più il medico “della mutua” in Italia e l’eventuale prima casa viene considerata “seconda casa”, quindi se si possiede un immobile sarà necessario dichiaralo con la denuncia dei redditi in Italia. Malta, al contrario, non considera la proprietà della casa un valore sul quale pagare le tasse.

Se si ha una pensione che proviene dalla gestione privata o separata dell’ Inps si acquisisce con l’iscrizione all’ AIRE il diritto di richiedere la cancellazione della tassazione Irpef sulla pensione, si ha quindi la possibilità di ricevere la pensione lorda e pagarne le tasse solo a Malta, che ha aliquote più convenienti rispetto all’ Italia.

La residenza maltese ci agevola nell’apertura di un conto corrente locale anche se alcune banche chiedono in più anche le referenze bancarie dalla nostra banca italiana. Una volta aperto il conto corrente si può fare richiesta all’ Inps di ricevere la pensione direttamente a Malta.

Se si ha più di 60 anni e la residence card si può richiedere a Public Transport Malta la Tallinja Kartanzjan, molto conveniente per chi viaggia in autobus: il viaggio fino a due ore costa 25 centesimi e non si spendono più di 2 € la settimana. E’ necessaria una fototessera e si può fare la richiesta anche online.

A Malta i medicinali sono tutti a pagamento ma chi è affetto da malattie croniche ha il diritto a ritirare i farmaci gratuitamente. È necessario però verificare attraverso un medico consulente del proprio Health Centre di riferimento quali sono i farmaci e il tipo di cura“corrispondente” a quella cui eravamo soggetti in Italia; procedere poi con una richiesta che prevede più fasi e un paio di mesi di tempo.

A breve pubblicheremo la procedura dettagliata per questa richiesta.

Documenti richiesti:

  • Modello S1 da parte della propria ASL italiana
  • Obism Inps dell’anno in corso tradotto in inglese
  • Contratto d’affitto a lungo termine
  • Documento d’identità valido italiano
  • Referenze bancarie e Obism per la banca
  • Fototessera per la Tallinja card

Riferimenti

www.socialsecurity.gov.mt; [email protected]

Department for Social Security, 38, Ordnance Street, Valletta VLT 2000

Telephone: 159 ; 25903000

www.identitymalta.com; [email protected]

Evans Buildings, St. Elmo Place, Valletta

Telephone: 25904000

www.health.gov.mt; [email protected]

Entitlement Unit, St. Luke’s Hospital Ground Floor, Guardamangia Hill, Pietà.

Telephone: 25952400

www.publictransport.com.mt; [email protected]

Mdina Road, Qormi

Telephone: 21222000

Pensionati italiani a Malta: cosa fare? ultima modifica: 2017-03-24T11:13:03+01:00 da Paola Stranges

Commenti