Un po’ di storia

istituto di cultura

L’edificio dell’Istituto di Cultura è stato costruito nel lontano 1602 dal Gran Maestro dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme Alof de Wignacourt, che viene ricordato soprattutto per le numerose fortificazioni costiere che fece costruire e per l’acquedotto che portò per la prima volta stabilmente l’acqua dal plateau di Rabat a La Valletta.
La sua armatura da parata è ancora oggi visibile ed è uno dei tesori del Palazzo dell’Armeria di La Valletta.

Il palazzo fu dapprima adibito ad armeria, successivamente vi furono trasferiti i documenti del Sovrano Militare Ordine di Malta e prese pertanto il nome e le funzioni di Cancelleria dell’Ordine. La lapide murata sull’ingresso dell’edificio ricorda il lavoro di sistemazione delle armi e degli atti ufficiali dell’Ordine svolto dal Gran Maestro Wignacourt.
Un riadattamento dell’edificio si ebbe all’epoca del cancellierato di Manoel de Vilhena, che divenne in seguito 66º Principe e Grande Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta. Il Salone d’onore porta il suo stemma, unitamente a quello di un altro Gran Maestro, il portoghese Pinto, il quart’ultimo prima della cacciata dell’Ordine da Malta per opera di Napoleone.

Il soffitto è stato affrescato dal pittore senese Nicolò Nasoni che, tra il 1723 e il 1725, soggiornò a Malta. Oltre al soffitto di questo Istituto opere del Nasoni si trovano nel Palazzo Magistrale della Valletta, dove hanno sede il Parlamento e la Presidenza della Repubblica; nel Vestibolo dell’Auberge de Provence, che attualmente ospita il Museo Nazionale di Archeologia; nei Palazzi di Verdala e di Sant’Anton, ora residenze del Presidente della Repubblica, e nella Cripta dei Gran Maestri nella Concattedrale di San Giovanni.

Durante il periodo coloniale l’edificio fu adibito parte a sede della Guardia del Corpo del Governatore e parte a Biblioteca delle guarnigioni. Ha quindi fin da quell’epoca, una sua tradizione come centro di cultura. Dopo l’Indipendenza ospitò il Ministero degli Affari del Commonwealth e degli Esteri.

L’Istituto Italiano di Cultura a Malta

L’Istituto è stato fondato nel febbraio 1971, fino al 1974 aveva la sua sede provvisoria presso l’Ambasciata d’Italia il cui Addetto Culturale è anche il Direttore dell’Istituto.  Nel 1974 l’Istituto fu trasferito nell’attuale sede di Valletta. Da ormai trent’anni è il simbolo della presenza culturale italiana, che in queste isole ha radici profonde, promuovendo mostre, concerti, spettacoli teatrali, conferenze e creando una rete di rapporti stabili tra l’Università, i Centri di studi e ricerca maltesi e le Università, gli Enti e le Istituzioni italiane.
Il suo principale ed importantissimo obiettivo è insomma quello di diffondere la lingua, l’arte e la cultura italiana, organizzare eventi culturali oltre a gestire una grande ed aggiornata biblioteca presso la quale tutti i soci dell’Istituto possono prendere in prestito libri e materiali audiovisivi. Di particolare fascino e valore artistico, per gli affreschi che ne decorano il soffitto, è il Salone dell’Istituto presso il quale si svolgono la maggior parte degli eventi culturali.

L’Istituto Italiano di Cultura è anche l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata Italiana a Malta, ma soprattutto è un’ottima vetrina per l’Italia e contribuisce a diffonderne i capisaldi culturali facendosi luogo ideale per l’incontro ed il dialogo fra intellettuali, artisti ed altri operatori culturali che possono così essere apprezzati dagli italiani presenti a La Valletta e da tutti i maltesi, sia che vogliano instaurare o anche solo semplicemente mantenere un rapporto con il nostro Paese. È proprio per questo che l’Istituto Italiano di Cultura è diventato un punto di riferimento  per la comunità italiana a Malta e, in particolar modo, per la crescente domanda di cultura italiana che si registra in tutto il mondo facendosi propulsore di iniziative ed attività di cooperazione culturale. Di supporto all’attività già svolta dalle Ambasciate e dai Consolati, gli Istituti Italiani di Cultura individuano gli strumenti più idonei per promuovere l’immagine dell’Italia e del made in Italy quale centro di produzione, conservazione e diffusione culturale dall’epoca classica sino ai nostri giorni.

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L’Istituto Italiano di Cultura La Valletta ultima modifica: 2017-09-15T10:44:06+02:00 da Paola Stranges

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