valletta cultura 2018
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Qualcosa di italiano nel nuovo Parlamento maltese

Inaugurato recentemente il giorno 4 maggio 2015, il nuovo Parlamento maltese fa parte di un intervento più complesso ed articolato che comprende anche l’ingresso della capitale Valletta, le mura e l’adiacente Teatro dell’Opera Reale.

Il progetto dell’opera intera è stato affidato a Renzo Piano, l’architetto italiano, genovese esattamente, famoso ed apprezzato in tutto il mondo per le sue creazioni architettoniche ed urbanistiche. Tra le sue opere vanno ricordate il Museo di arte moderna di Oslo, il Muse di Trento, la London Bridge Tower, la riconversione del Lingotto di Torino, la Podsdamer Platz a Berlino, e potrei continuare a lungo… Renzo Piano è considerato una delle 100 persone con maggiore influenza al mondo.

Il progetto globale, ancora in parte in corso di completamento, ha realmente rivoluzionato l’accesso alla città verso Repubblic Street, ridisegnando il ponte e l’accesso con il nuovo edificio dedicato al Parlamento subito sulla destra. Per il teatro all’aperto è previsto che tale rimanga ma sarà dotato di particolari accorgimenti che ricreeranno l’acustica di una sala al chiuso, com’era prima della sua distruzione, dovuta ai bombardamenti avvenuti durante la seconda guerra mondiale.

Alcuni dettagli del palazzo del Parlamento sono di notevole interesse, le facciate ad esempio, decorate in pietra naturale e con un disegno tale che permette all’edificio di cambiare il suo aspetto esteriore durante le ore della giornata in base al tipo di radiazione solare, oltre che a distribuire armoniosamente la luce all’interno, il disegno richiama inoltre le grandi pareti delle cave maltesi con i segni ripetitivi dei tagli delle seghe, (da vedere per chi non le conoscesse).

L’edificio nella sua realizzazione tiene conto anche dell’ambiente. Un uso intelligente dell’energia solare con pannelli fotovoltaici sulla copertura, la pietra in facciata per aumentare l’inerzia termica e ridurre i consumi per riscaldamento/raffrescamento, sfruttamento di alcune fonti geotermali per carpire l’acqua calda sino a 100 metri sotto il livello del mare, che dire, un progetto che vuole decisamente bene all’ambiente!

Il progetto e la sua realizzazione hanno avuto una risposta da parte della popolazione maltese abbastanza freddo, se non contrario, sino a leggere che qualcuno l’ha paragonato ad un formaggino nel centro di Valletta. Il mio parere è che il lavoro di Piano è qualcosa di meraviglioso, ha impreziosito con la magia della sua matita quello che era un accesso insignificante ed indecoroso per una capitale come Valletta, riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Sono convinto che Francesco Laparelli di Cortona, l’italiano che ha disegnato per primo la città di Valletta sarebbe orgoglioso del lavoro realizzato da Piano, una gemma in più in una città da favola, un motivo in più per conoscerla.

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Il nuovo Parlamento maltese firmato da un italiano ultima modifica: 2015-05-06T09:24:46+02:00 da Redazione

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