Se chiedete a Theresa, di Adopt a Sicilian Stray come sta, sapete lei cosa vi risponde? “Incaninata”! Perchè Theresa ha il pelo sul cuore e ora dedica il suo tempo ai suoi amati cani.

La storia di Theresa sembra avere la colonna sonora della canzone di Renato Zero Il pelo sul cuore”, donando ai cani randagi una seconda opportunità: la possibilità di conoscere l’affetto, la rassicurazione in un morbido abbraccio, sottraendoli alla crudeltà dell’abbandono.

La storia di Theresa 

Theresa Camilleri è una donna maltese che ha deciso di trasferirsi in Italia: terminato di lavorare a Malta, va a vivere in Sicilia con il marito e i loro due cani.
Un giorno la loro vita cambia: Theresa decide di realizzare un progetto importante di accoglienza e adozione dei cani randagi, creando un ponte di solidarietà tra la Sicilia e Malta.
Prima di trasferirsi in Sicilia lavorava, praticava sport, faceva tornei di Scarabeo, conduceva una vita molto proiettata sui propri interessi. Theresa testimonia: “Poi è cambiato tutto”, ma ammette, “non tornerei mai indietro”.
Theresa compra una casa grande con giardino in Sicilia, per vivere con suo marito e i loro due amati cani, in mezzo alla natura, non troppo distante da Malta dove vivono i genitori e i familiari.
Un giorno il destino bussa alla sua porta e le spalanca una nuova avventura: Theresa trova un randagio davanti alla sua casa, poi due, cinque, poi una scatola con i cuccioli e da lì inizia tutto.
Theresa racconta: “La mia casa si è trasformata in un punto di riferimento per i cani randagi in cerca di cure e affetto. Non ho deciso di andare a vivere in Sicilia per avviare il progetto di adozione dei cani randagi, Adopt a Sicilian stray – che ho sviluppato in seguito – ma sono stati i cani a trovare me”.

Il progetto Adopt a Sicilian stray, ovvero Adotta un cane randagio della Sicilia

In Sicilia, come in molte altre parti d’Italia e nel mondo, si trovano tantissimi cani randagi, abbandonati e lasciati a riprodursi senza controllo con conseguenti disagi e malattie. Theresa, insieme ad altri volontari, ha deciso di fare qualcosa di concreto per salvare il maggior numero di cani possibile da una vita di degrado.
Per Theresa non vale affatto la frase della canzone sopra citata “Senza un pedigree non sei nessuno qui”
I cani, prima di stabilirsi a casa di Theresa, vengono visitati da un veterinario e curati in modo che non contagino gli altri. Il progetto provvede alla somministrazione di vaccini e cure, oltre al nutrimento, all’accudimento degli animali, al loro trasporto a Malta e a seguire tutto il processo di adozione.
Theresa è aiutata dal marito nella gestione degli amici a quattro zampe che arrivano nella sua casa in attesa di trovare una famiglia che li accolga, e da altri volontari tra cui Carlotta, che ha dedicato 35 anni della sua vita per i cani randagi e che ha aperto un centro di prima accoglienza.
“Purtroppo”, testimonia Theresa, “in Sicilia non è facile sistemare bene i cani perché facilmente vengono abbandonati o relegati in campagna”

Gli step per l’adozione

Chiunque decida di adottare uno dei randagi di Theresa dovrà superare una serie di step di idoneità per poi godersi la compagnia dell’amico peloso:

  1. rispondere ad alcune domande che permettano di capire la compatibilità tra il desiderio di adottare il cane, il luogo in cui verrà accolto, il tempo e l’affetto che la famiglia può offrire
  1. incontrare Theresa per una verifica sul luogo di accoglienza, che deve garantire al bisognoso quadrupede di vivere bene, almeno quanto gli è garantito a casa di Theresa
  1. compilare un contratto in cui ci si assume l’incarico di accogliere il cane, di vaccinarlo quando occorre e sterilizzarlo una volta diventato adulto (in caso di cani già adulti, questo avviene prima dell’arrivo a Malta), di farlo vivere in un ambiente amorevole e pulito, di non cederlo a terzi nel caso sopraggiungessero problemi , ma di restituirlo a Theresa evitando al cane ulteriori traumi
  1. dare la disponibilità per periodici monitoraggi sull’andamento dell’adozione, con foto e incontri personali tra Therese, la famiglia e l’amico a quattro zampe.

Il processo di adozione non si conclude infatti con la consegna del cane, ma prosegue con la verifica tangibile della compatibilità cane-ambiente familiare e, in caso di problemi, Theresa riporta il cane a casa propria.
Therese porta i cani a Malta, mediamente, due volte al mese, dopo il compimento delle 15 settimane di età, ottemperando alle norme imposte dall’Unione europea, dall’Italia e dal governo maltese: provvede al microchip, ai vaccini richiesti (antirabbica, contro la tenia) e alla visita veterinaria oltre al passaporto dell’animale. 

Come contribuire al progetto

Avendo tanti cani da curare, a Theresa piace farlo personalmente per avere un diretto controllo sul loro stato di salute e monitorare eventuali problemi, ma necessita sempre più spesso di supporto per la gestione delle richieste e delle interviste tramite internet.
Ad oggi la aiutano June e Sarah, che fungono da “watch dog”, ma ogni volontario è gradito.
Therese riporta: “E’ importante coccolare i cani randagi, alcuni sono selvatici e hanno bisogno di giocare e di maggior affetto, quindi avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti con le comunicazioni tramite web, per la pulizia, la manutenzione degli spazi in modo da permettermi di stare il tempo necessario a contatto diretto con tutti i cani”
Questa è la storia di Theresa e voi, avete un cuore peloso? Volete riempire la vostra vita con la compagnia di un cane, contribuendo a questo progetto e dedicandovi a questi cani dal passato difficile?
Prendete contatto con Theresa e, come esorta nella canzone Zero “hai mai provato a comprenderci? Almeno provaci”, non dimenticate mai che “un cane sciolto casa non ha, lascia la porta aperta e lui tornerà”.

 

Pagina Facebook

Telefono: +39 334.7715591

[email protected]

Adopt a Sicilian Stray: intervista a Theresa Camilleri ultima modifica: 2016-03-02T09:00:37+01:00 da Silvia Pedrotti

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